OGGETTO: Convenzione per l’erogazione dei buoni pasto in favore
del personale della Polizia di Stato.-
AL SIGNOR QUESTORE
PORDENONE
ALLA SEGRETERIA NAZIONALE
S.I.U.L.P. R O M A
ALLA SEGRETERIA REGIONALE
S.I.U.L.P. TRIESTE
ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE
S.I.U.L.P. PORDENONE
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Lo scrivente, preso atto delle difficoltà che
stanno emergendo sulla fruizione dei buoni pasto emessi in favore
del personale della Polizia di Stato, segnala alla S.V. affinché
siano attuate, anche con l’interessamento degli Uffici competenti
presso il Dipartimento, misure risolutive. In questa provincia, in
particolare nel capoluogo, parecchi esercizi pubblici indicati
nell’apposito elenco hanno interrotto il rapporto di
convenzione, in quanto, la società che gestisce la fornitura dei
buoni, peraltro operante da poco in sostituzione ad altra società,
improvvisamente ha raddoppiato la percentuale di commissione
richiesta agli esercizi convenzionati, tanto da rendere non più
appetibile, per gli stessi, la convenzione in atto. Gli stessi
gestori oltretutto già lamentavano ritardi sui rimborsi, che
peraltro avvengono in maniera dispendiosa, poiché se mensilmente
un gestore ha pochi buoni da spedire alla società, le spese
postali influiscono considerevolmente sulla somma da incassare.
Si osserva
altresì che la convenzione non è stata attuata considerando la
tipologia dei servizi prestati dai dipendenti della Polizia di
Stato, gli esercizi convenzioni, infatti, tendono a non accettare
i buoni nei giorni di fine settimana ed in particolare di sera,
inoltre vi sono segnalazioni che alla presenza di più dipendenti
che consumano lo stesso pasto, quelli che pagano mediante
l’utilizzo del buono sono chiamati ad un esborso maggiore
rispetto a quelli che pagano per contante.
Appare evidente
che l’Amministrazione della Pubblica Sicurezza, stipulata
siffatta convenzione in favore del personale, non ha poi previsto
verifiche affinché le condizioni non subiscano modifiche che
ricadano, seppur indirettamente, in danno dei beneficiari. Si
evince altresì che la Circolare nr. 750.C.1/0030.AG.20/1519 del 14
maggio u.s., con la quale veniva comunicato a questa O.S. che
sarebbero stati oscurati i dati personali del beneficiario
presenti sui buoni, in favore dell’indicazione
dell’Amministrazione di appartenenza, con l’aggiunta di un
riferimento numerico, tuttoggi non ha trovato applicazione, mentre
per altre forze di polizia tale procedura risulta già in atto da
parecchio tempo.
Vanno infine
evidenziate due ulteriori anomalie, la prima riguardante gli
esercizi convenzionati che non sono stati preventivamente
interpellati sulle possibilità di assicurare il servizio di
ristorazione dopo le ore 14.00, orario in cui la maggioranza del
personale lascia il posto di lavoro; la seconda riguarda le
clausole relative all’utilizzo del buono stesso che, pur
riportando prescrizioni in ordine alla sola fruizione per servizio
mensa, alla non cedibilità, alla non commerciabilità ed alla non
convertibilità in denaro, di fatto viene accettato da esercizi
convenzionati che non distribuiscono pasti, (supermercati, negozi
di gastronomia, ecc.).
Ciò premesso,
risultando inaccettabili le situazioni esposte, viene auspicato un
tempestivo intervento che porti al superamento delle disfunzioni,
valutando anche la possibilità dell’erogazione diretta al
dipendente del beneficio economico spettante, con modalità che
risulterebbero molto semplificate rispetto all’attuale sistema di
distribuzione dei buoni pasto.
Pordenone, 19
ottobre 2003
Segretario Regionale S.I.U.L.P. - Francesco Montagner -
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